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In un contesto dove la cyber security è diventata una preoccupazione sempre più rilevante per le imprese, affidarsi a soluzioni sviluppate da ethical hacker può fare la differenza tra la vulnerabilità e la sicurezza. Le organizzazioni, sia grandi che piccole, si affidano ormai in maniera imprescindibile ai sistemi IT per le loro operazioni quotidiane. Un attacco informatico  può avere conseguenze devastanti, non solo in termini economici, ma anche reputazionali.

Con la crescente dipendenza dagli strumenti digitali e l’aumento degli attacchi informatici, le aziende italiane devono adottare soluzioni che prevengano gli attacchi e proteggano i dati aziendali. Pensare come un hacker, conoscere le tecniche di attacco e adattarsi a un panorama di minacce in continua evoluzione è essenziale.

CyberSonar, piattaforma di Attack Surface Management e Cyber Threat Intelligence sviluppata dal team italiano di ethical hacker di DefSoc, si propone di fare proprio questo, offrendo una difesa proattiva ed efficace contro le minacce cyber.

La crescita esponenziale delle minacce informatiche e l’evoluzione della cyber security aziendale

Negli ultimi anni, il numero di dispositivi connessi a Internet è cresciuto esponenzialmente, aumentando sia l’importanza dei dati – oggi uno dei beni più preziosi per le aziende – che la complessità delle reti aziendali. Questo ha reso le infrastrutture IT e i dati aziendali bersagli sempre più appetibili per i cybercriminali.

Inoltre, la disponibilità di ransomware as a service e altri malware as a service, insieme all’avvento dell’intelligenza artificiale, facilita enormemente le tecniche di attacco, rendendole più veloci e meno rilevabili.

Questo ha favorito la crescita e la profittabilità del mercato del cybercrime. Dal 2021, il mercato del cybercrime ha superato per profitto quello del traffico di stupefacenti, con un valore stimato di 8,15 trilioni di dollari nel 2023. Questo rende il cybercrime un’attività altamente lucrativa e meno rischiosa. Sul dark web, figure chiamate “Initial Access Broker” vendono accessi iniziali alle reti, facilitando ulteriormente il lavoro dei cybercriminali.

Ethical hacker Italia, la loro importanza per la cyber security aziendale

In questo contesto di crescente minaccia informatica, il ruolo degli ethical hacker è diventato cruciale per lo sviluppo di soluzioni di cyber security efficaci. Questi professionisti, utilizzando le stesse tecniche dei cybercriminali, identificano e correggono le vulnerabilità nei sistemi aziendali prima che possano essere sfruttate.

La loro capacità di pensare come un hacker e di anticipare le mosse degli attaccanti permette di creare difese robuste e adattabili. Ed è proprio questo l’approccio utilizzato da DefSoc, startup italiana di sviluppo software che, proprio grazie al contributo di ethical hacker, ha creato una soluzione completa per la cyber security aziendale: CyberSonar.

Combinando le funzionalità di ASM e CTI a un portafoglio di servizi ampio e personalizzabile in base alle esigenze aziendali, il team di ethical hacker di DefSoc assicura che tutte le vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dai cyber criminali per attaccare i sistemi aziendali siano individuate, gestite e risolte.

Come proteggersi dagli attacchi con soluzioni di ASM e CTI

Grazie all’ASM, la superficie di attacco prende forma: tutti i dati relativi agli asset esposti online vengono distillati e associati ai rispettivi asset, insieme alle eventuali vulnerabilità e alle informazioni che li caratterizzano. Questo processo consente di definire chiaramente la superficie di attacco, permettendo alle aziende di avere una consapevolezza dettagliata delle criticità presenti.

In questo modo, è possibile prioritizzare le risorse per gestire il rischio in maniera efficace. Essendo una scansione effettuata dall’esterno, l’ASM spesso rivela asset di cui il team IT non era a conoscenza, offrendo un quadro completo della sicurezza aziendale.

La combinazione di ASM e CTI permette di monitorare costantemente le minacce e di adottare misure preventive per proteggere i dati e le infrastrutture critiche dell’azienda.

La ricognizione pre-attacco: come gli ethical hacker di CyberSonar prevengono gli attacchi informatici

Uno degli strumenti utilizzati dal team di ethical hacker di DefSoc è la ricognizione pre-attacco, o Recon. Si tratta della prima delle sette fasi dello schema Cyber Kill Chain, un insieme di attività che un cybercriminale compie per raccogliere informazioni sui potenziali obiettivi prima di lanciare un attacco.

Durante questa fase, l’hacker analizza la superficie di attacco per identificare punti vulnerabili ed esamina tutte le parti accessibili di una rete per scoprire possibili punti di ingresso.

Tra le varie tecniche utilizzate, l’hacker verifica le configurazioni dei servizi esposti per trovare impostazioni errate sfruttabili, come un server mail che permetta l’invio di e-mail da parte di utenti non autorizzati.

Cerca data leak e credenziali esfiltrate nel dark e nel deep web e individua, con l’aiuto di strumenti di scansione automatica, server o software di terze parti che presentano vulnerabilità note e non corrette. Inoltre, crea domini similari per condurre attacchi di phishing. Una volta aggregate tutte queste informazioni, le testa per portare a compimento l’attacco.

Ethical hacker Italia: la scansione costante del Dark e Deep Web per prevenire gli attacchi informatici

Anche quest’ultimo aspetto di rischio viene gestito costantemente dal team di ethical hacker italiano di DefSoc. Questi professionisti, infatti, scansionano e monitorano costantemente il Dark e Deep Web per rilevare credenziali esfiltrate e domini similari.

Una scansione che riguarda oltre 100 miliardi di record, costantemente aggiornati per tenere il passo con l’evoluzione delle minacce cyber e proteggere i dati e i sistemi informatici delle organizzazioni.

La simulazione di attacchi phishing: capire e migliorare la resilienza dei sistemi IT aziendali

Inoltre, il team di ethical hacker di DefSoc utilizza simulazioni di attacchi phishing per testare la robustezza delle configurazioni di sicurezza delle aziende, in particolare il sistema di autenticazione e-mail DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance).

Durante queste simulazioni, il team invia un’e-mail e verifica se viene correttamente bloccata o se riesce a passare attraverso i controlli di sicurezza. Se l’e-mail supera i controlli, significa che il DMARC non è configurato correttamente, rendendo il dominio dell’azienda vulnerabile a tentativi di spoofing.

Questo tipo di test è fondamentale per identificare e correggere le falle nella configurazione del DMARC, prevenendo attacchi phishing reali che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati aziendali e la fiducia degli utenti.

Gli ethical hacker in Italia, come quelli del team di CyberSonar di DefSoc, svolgono quindi un ruolo cruciale nella protezione delle infrastrutture IT aziendali. Affidarsi a soluzioni sviluppate da ethical hacker non solo migliora la resilienza delle infrastrutture IT, ma protegge anche uno degli asset più preziosi per le aziende: i dati.