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Il vulnerability assessment è un passaggio cruciale nella gestione della sicurezza informatica. Questo processo, in grado di individuare potenziali punti deboli che potrebbero essere sfruttati dagli aggressori per compromettere la sicurezza dei dati o l’integrità di un sistema, diventa ancora più rilevante in un contesto come quello italiano.

Il nostro paese, infatti, si conferma uno delle nazioni più colpite dalle minacce informatiche. Maglia nera in Europa per numero di malware andati a segno, nel 2023 secondo il Clusit l’11% degli attacchi gravi registrati a livello globale ha avuto luogo nel nostro Paese, contro il 3,4% del 2021 e il 7,6% del 2022. Resta elevato il numero di attacchi DDOS, con oltre 15 mila eventi, e continua a crescere la gravità di eventi informatici malevoli ad alto impatto (+32%).

Negli ultimi anni la consapevolezza rispetto ai rischi informatici è aumentata, anche grazie all’utilizzo di strumenti di ricerca e monitoraggio che hanno contribuito a migliorare l’identificazione delle minacce. Restano, tuttavia, forti criticità sotto il profilo delle vulnerabilità: anche le organizzazioni più attente faticano a tenere sotto controllo una superficie di attacco in continua espansione e a identificare tecniche, tattiche e procedure d’attacco sempre più sofisticate.

D’altronde, se il perimetro si espande, non basta erigere barriere. Di fronte alla continua evoluzione delle minacce, occorre infatti tenere sotto controllo falle, configurazioni errate e vulnerabilità che potrebbero essere utilizzate per aggirare le difese e penetrare nei sistemi aziendali. Ecco perché oggi è più che mai essenziale per le aziende identificare e correggere i punti deboli prima che possano essere sfruttati dai cybercriminali.

Cos’è e a cosa serve un vulnerability assessment

Risponde proprio a questa esigenza il vulnerability assessment, uno strumento pensato per valutare lo stato di salute dell’azienda sotto il profilo della sicurezza. Consiste, infatti, in un processo completo di identificazione e classificazione in ordine di priorità delle vulnerabilità presenti nei sistemi informatici, nelle applicazioni e nelle infrastrutture di rete. Scandagliando ogni componente dell’infrastruttura IT dell’azienda, è possibile così intervenire per mitigare o rimuovere i fattori di rischio.

Un buon vulnerability assessment prevede l’utilizzo di strumenti di test automatizzati, come gli scanner di sicurezza della rete, che facilitano l’individuazione, l’analisi e la correzione dei rischi. La scansione della rete a caccia di vulnerabilità aiuta infatti a identificare in modo efficiente i possibili vettori di attacco e a eliminarli. Tra le altre cose, prevede l’aggiornamento dei sistemi operativi, così come dei software obsoleti, e la chiusura dei servizi non necessari che potrebbero tramutarsi in porte d’accesso agli attacchi.

Oltre a fornire indicazioni importanti sui punti deboli dell’ambiente aziendale, il vulnerability assessment suggerisce anche come rimediare alle falle e attenuare i problemi di sicurezza, prima che possano essere sfruttati. Considerando gli alti costi che oggi comporta subire un attacco informatico e la disponibilità di budget limitati per la sicurezza comune a molte aziende, investire in vulnerability assessment continuo è il modo più sicuro per identificare e mitigare per tempo i rischi informatici.

Come condurre un vulnerability assessment in real time

Piuttosto che ripetere le valutazioni con cadenza periodica, esponendo l’azienda a potenziali rischi tra un controllo e l’altro, i moderni tool di vulnerability assessment permettono infatti di ottenere un monitoraggio costante dell’intera superficie di attacco. Ciò non solo migliora la compliance aziendale, ma permette anche di identificare proattivamente le aree di rischio in modo da intervenire in maniera mirata e consapevole, risparmiando tempo e risorse.

I nuovi strumenti operano attraverso una scansione automatica e in tempo reale di tutti gli asset aziendali, individuando le anomalie che potrebbero prestare il fianco a un attacco informatico. Una volta individuate, le vulnerabilità vengono anche analizzate: si tratta cioè di capire in che modo configurazioni errate, credenziali esfiltrate e servizi esposti potrebbero essere sfruttati dai cybercriminali e di classificare la gravità dell’exploit per comprendere il livello di rischio per la sicurezza e le priorità di intervento.

Il monitoraggio continuo e in real time si accompagna poi alle funzionalità di warning e remediation. I più efficaci strumenti di vulnerability assessment inviano notifiche mirate per ogni vulnerabilità e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, sono in grado di effettuare una gestione delle minacce basata sul rischio, suggerendo le contromisure da adottare in via prioritaria e indicando le attività di remediation necessarie a eliminare ogni falla.